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Archive for the ‘Uncategorized’ Category

Benvenuti ad una nuova puntata de L’UOMO CHE FISSAVA LE CAPRE. Oggi sono in veste di critico cinematografico per parlarvi di un film che, a mio avviso, è tra i migliori film italiani di questo periodo (non che ci voglia molto per esserlo, visto in quale periodo dell’anno è uscito, ma avrebbe primeggiato in ogni parte dell’anno). Il titolo di questo film è finché vita non ci separi, e riguarda noi calamandreiani più di quanto voi possiate immaginare, poiché, in veste di produttore esecutivo, ha lavorato a questo film il nostro Marco Usai. La tematica principale di questo film è lo sparlare della gente riguardo a situazioni amorose non considerate normali, ossia l’amore omosessuale e la convivenza, che caratterizzano i personaggi. Troviamo, infatti, una coppia, Vincenzo – interpretato dal regista Antonio Esposito – e Giulia, che convive da due anni ma non hanno mai pensato di fare il grande passo e sposarsi. O meglio, Giulia ci ha pensato, ma Vincenzo no. Come confesserà al suo futuro cognato, infatti, non riesce a vedersi sposato con Giulia per pigrizia. Ma i litigi che coinvolgono Vincenzo e Giulia sul loro sposarsi – non sposarsi sono solo la punta dell’iceberg dei problemi che Vincenzo deve affrontare. Primo fra tutti, il lavoro. A causa della crisi, infatti, l’azienda in cui lavora – è un elettricista – è costretta a mantenere i suoi dipendenti attraverso turni di cassa integrazione, e dunque non può nemmeno permettersi l’affitto. A dargli una mano vi sono i suoi migliori amici, ma anche loro hanno i loro problemi. Uno di loro, Rosario, deve affrontare suo padre per via della sua omosessualità, motivo per cui il genitore è deriso da tutti e visto come un pover’uomo. L’altro, invece, è innamorato di una certa Stellina che, però, preferisce un altro uomo a lui – e a quest’uomo ne preferirà ancora un altro. Nel mezzo troviamo due personaggi che ritraggono lo stereotipo della vecchia pettegola – una di loro è interpretata da un uomo, il che mi ha riportato alla mente Nando Paone in a ruota libera – e infatti i loro modi di gesticolare e parlare le rendono alquanto odiose. Vi direi di più sulle scene del film, ma è troppo stupendo perché io ve lo rovini rivelandovi in anticipo cosa vedreste, per cui vi suggerisco di trovare il modo di visionarlo, perché ormai film come finché vita non ci separi sono rari. Se poi si pensa che il regista, Antonio Esposito, è giovane – ha solo ventinove anni – ed aveva al suo attivo come lungometraggi il solo così lo so dire, è facile capire che si ha di fronte un autentico talento italiano, e spero che continui così, a mostrare l’alta qualità che il cinema napoletano può ancora offrire. Io vi saluto, e vi aspetto per una nuova puntata de L’UOMO CHE FISSAVA LE CAPRE.

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   Da quando Maria Stella Gelmini è diventata il nuovo Ministro dell’Istruzione, subentrando al posto della rimpianta  Letizia Moratti, sono state molteplici le manifestazioni degli studenti italiani contro le nuove riforme proposte. Si è parlato, nella riforma, Gelmini stia addirittura pensando di eliminare un’ora di educazione fisica agli studenti per sostituirla con l’inglese, reputata una materia decisamente più importante e utile rispetto all’altra.

   Ovviamente gli studenti, reputando l’ora di educazione fisica un’ora sacrosanta, non sono d’accordo, tuttavia però sembra che nella nostra scuola non tutti la pensino cosi. Infatti il liceo Calamandrei si è “risvegliato” sabato mattina con una parte della pista di atletica imbrattata con il gesso (fortunatamente lavabile, per carità), le cui scritte si dividono in geroglifici ignoti, scritte in lingua pseudo anglofona e altre in italiano con nessun importantissimo significato (ricorrenze di fidanzamenti in particolare, curoi, dichiarazioni d’amore mielose) e le classiche invettive contro le mamme di qualcuno.

  

 

 

   Fa riflettere che nonostante il nostro liceo offra a noi alunni una palestra dalla grandezza fuori dagli standard (rispetto alle altre scuole), considerando anche i campetti di calcio e basket, un piccolo spiazzato in cui passeggiare e appunto la pista, quest’ultima venga vandalizzata senza alcun motivo. Essendosi manifestata per la prima volta un simile avvenimento, non possiamo parlare ancora di allarme vandalismo ma di una bravata di qualche ragazza innamorata.

   Senza generalizzare e colpevolizzare tutti gli studenti, è doveroso tuttavia invitare tutti a salvaguardare questo luogo e non dare nessun alibi  per toglierci un’unica e vera ora di relax di un’intensa giornata di studio.

Pasquale Cacciola

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domani si vota

Grande attesa per le votazioni dei rappresentanti d’istituto, previste per domani 18 ottobre 2010.

Oltre alle elezioni per i rappresentanti di classe (due per ogni classe dell’istituto), ci saranno le elezioni per i rappresentanti d’istituto (in lizza due liste) e per la consulta provinciale degli studenti (già eletti Petruzziello e Acernese).

Le elezioni si svolgeranno anche alla succursale di Volla, dove l’unico candidato in lista per la rappresentanza d’istituto è Armando Soria (classe IIIBv, lista 1).

Simmonline seguirà l’evolversi della situazione e vi darà i risultati ufficiali!Seguiteci!!!

Marco Franco

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Da sei anni a questa parte il Calamandrei ha sempre usufruito dei quindici minuti di intervallo, senza suscitare discussioni tra i docente e gli stessi Dirigenti Scolastici che si sono successi negli anni.

Con l’arrivo della nuova preside, Costantina Romeo, è sorto questo problema: il dirigente scolastico propone di diminuire gli intervalli da tre a due , riducendo anche la durata, da 15 minuti  a 10 minuti. Facendo ciò si mette a rischio la sicurezza degli alunni, dovendo concentrare metà istituto in un solo spazio.

Gli alunni quindi, sentiti anche i pareri di alcuni docenti, durante il comitato studentesco del 4 ottobre hanno formulato una proposta: ritornare allo status iniziale, con la variazione di sei rotazioni annuali .

Per adesso tali richieste sembrano andate a vuoto e, di conseguenza, la rappresentanza d’istituto e gran parte degli studenti dell’istituto stesso sta cercando di farsi valere usando tutti gli strumenti possibili…anche la protesta simbolica del “non entrare”, che tambureggia sulle pagine FB da qualche ora.

Lucrezia Salomone

(C’è da dire, per dovere di completezza dell’informazione, che per la legge Gelmini le ore di lezione devono essere tutte da 60 minuti, con l’eccezione della quinta e la sesta ora che possono essere decurtate di cinque/dieci minuti nei casi di studenti che abitano ad una certa distanza da casa).

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e al Calamandrei come va?

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La prima trasferta del Napoli in Europa League, nella città romena di Bucarest, a distanza di diciassette lungi anni è a dir poco rocambolesca.

La compagine partenopea che si presentava come una squadra omogenea compatta e seriamente temibile in trasferta, siccome approfitta ottimamente di ogni ripartenza di cui dispone, si ritrova sotto tre reti a soli quindici minuti del primo tempo.

L’incubo è iniziato da un goffo autogoal di Cribari (che conferma le perplessità espresse dalla piazza in merito al difensore centrale ex Siena) per poi seguire da una punizione da circa venticinque metri dove un impreparato De Sanctis si fa beffare dalla traettoria calciata da Tanase. La pratica si archivia, teoricamente, al 15’ con un goal di Kapetanos ma, nonostante l’ambiente caldo come quello romeno, il Napoli non demorde e forte dell’espulsione di Kapetanos, reo di aver dato un vero e proprio pugno a Santacroce, chiude il primo tempo con un goal di Luigi Vitale che da le speranze per rimettersi in gareggiata nel secondo.

Notando un Napoli non più terrorizzato il mister Walter Mazzarri introduce sia Lavezzi,1st, che Hamsik,13st, in panchina per il famigerato “turn-over”, ottenendo ottimi risultati siccome lo slovacco accorcia le distanze con un super goal da circa diciassette metri e inizia un vero assedio alla porta della Steaua Bucarest conclusasi addirittura al 97’ facendo impazzire i Napoletani, grazie al goal del solito Edison Cavani.

Non sono mancate le polemiche a causa di presunti minuti di recupero addizionali e la stampa romena ha dichiarato il terzo goal un “esecuzione mafiosa”, a dir poco inopportuna poiché gli ambiti, calcistici e criminali, non corrispondono assolutamente. Il Napoli ora occupa la posizione seconda del girone dietro il glorioso Liverpool, sperando che possa continuare ad emozionare i tifosi e aggiudicandosi il passaggio del turno in Europa e ben figurando nel campionato Italiano.

Pasquale Cacciola

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Di seguito le interviste realizzate da Pasquale Cacciola durante la manifestazione “Ponticelli in corsa – 3° memorial Nando Cilenti”.

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Domenica 26 Settembre sarà una grande mattinata per tutti gli appassionati di corsa,a Ponticelli: intorno alla Villa Comunale “De Filippo” avrà luogo il 3° Memorial Nando Cilenti.

La manifestazione prevede ben tre competizioni, riservate a tre categorie di partecipanti: giovanissimi studenti, amatori e top runner.

I primi percorreranno soltanto un giro della villa (distanza di 1,5 km), mentre i secondi saranno chiamati a percorrere una distanza superiore (4,5 km, pari a tre giri della struttura). I top runners, che per partecipare dovranno presentare dei requisiti previsti da un rigido regolamento, percorreranno una piccola maratonina di 10 km.  Al termine dell’ultima competizione oltre alla consegna della targa in memoria di Salvatore Laureto, tecnico RAI e podista di Ponticelli, morto due anni fà in un incidente stradale, verranno consegnati vari premi che varieranno in base all’ordine di arrivo e alla categoria.

Per i top runner il premio finale sarà in denaro, mentre per i più giovani ci saranno coppe per i primi tre,  una maglia ufficiale della Società Sportiva Calcio Napoli (per il primo assoluto tra i maschi) , e un premio offerto da un negozio d’abbigliamento per le ragazze. Per tutti i partecipanti, poi, medaglie e magliette ricordo. (Leggi regolamento e specifica dei premi qui), le iscrizioni per le categorie non agonistiche potranno essere effettuate sino a domenica mattina.

Nelle scorse edizioni il Memorial Nando Cilenti ha sempre riscosso un buon successo di partecipazione, tanto da essere riproposto per il terzo anno consecutivo a livello di “gara podistica regionale”, anche se è sconsolante che una competizione tanto seguita e altrettanto amata abbia luogo in quella che molti chiamano una cattedrale nel deserto. La villa De Filippo, che nelle idee di chi l’ha progettata doveva essere seconda solo alla villa comunale di Napoli centro, è strutturalmente ben edificata ma poco preservata. Tutt’oggi gli spazi interni sono chiusi o poco praticabili, con erba alta quasi un metro e sporcizia dappertutto. Un vero peccato visto anche che la pista podistica esterna vede ogni giorno centinaia di persone impegnate a tenersi in forma con jogging ed esercizi fisici. Ci auguriamo che, calato il sipario della manifestazione di domenica, si presti più attenzione a questa struttura tanto importante per Ponticelli.

In attesa dello svolgimento della gara, che si spera ancor più bella e competitiva degli anni precedenti, si augura un “in bocca al lupo” a tutti i partecipanti, atleti o semplici amatori.

Pasquale Cacciola

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Riecco il Napoli

Non tarda troppo il Napoli a ritrovarsi dopo il momento negativo, superato pienamente ieri sera nel fortino della Sampdoria, che non perdeva in casa da ben 20 mesi. Dopo la prestazione negativa contro l’Utrecht, finalmente gli azzurri si destano dal torpore che li ha accompagnati dall’inizio di campionato.

La formazione partenopea gioca un bel calcio per 90 minuiti, domina, non concretizza, va sotto per un rigore discutibile, non ci sta e in 3 minuti fa 2 gol. Questa è la mentalità da grande squadra, che era mancata fino ad ora. Rimanere uniti e crederci fino alla fine, (Napoli-Milan 2-2 docet).

In molti davano il Napoli per morto a Marassi, ma la risposta è arrivata forte e chiara.

LE PAGELLE:

De Sanctis: tanta la grinta, ma poche occasioni per dimostrarla. Intuisce ma non para il rigore di Cassano; quando manda i compagni all’arrembaggio con i suoi rinvii è un mix di foga e precisione. Voto 6+

Grava: come tutta la squadra aveva cominciato molto male, ma a Marassi compie il suo compito alla perfezione: Cassano non riescie a giocare un pallone, ed ogni intervento del casertano è chirurgico. Voto 7,5

Cannavaro: troppo spesso compie ingenuità durante il corso della stagione; l’intervento su Pozzi era perfettamente evitabile. Tuttavia non ha rovinato la serata e in tutti gli altri interventi ci ha messo sostanza e concretezza. Voto 6

Campagnaro: i doriani staranno rimpiangendo la cessione del toro argentino, impeccabile nella fase di ripiegamento, e che quando carica non basta una difesa intera a fermarlo. Un po’ più di precisione e un assist  sarebbe potuto essere suo. Migliora di partita in partita. Voto 7

Gargano: l’energia non gli manca, gioca tantissimi palloni peccando però troppo spesso di imprecisione e presunzione. Ma si rifà pienamente stordendo tutti con 2 calci di punizione da manuale: uno frutta la traversa, l’altro il meraviglioso assist per Hamsik, frutto di uno schema perfetto. Voto 6.5

Pazienza: eccellente la prestazione del tuttofare del Napoli: si improvvisa mediano incontrista, chiudendo ogni volta Guberti e Palombo, ma spesso e volentieri anche regista, e non disdegna di andare  a concretizzare l’azione da lui iniziata. Voto 7

Dossena: è davvero lui il primo acquisto di quest’anno, un esterno così sulla sinistra  mancava da molto: corre, crossa, tira e Curci deve impegnarsi anche sul suo fronte. Voto 7

Maggio: non è ancora al top della forma, l’azione si svolge principlamente a sinistra dove c’è lo straripante Dossena. Qualche segno di progresso: Voto 6

Hamsik: più presente nella trama offensiva, ci prova più di una volta, il che è già un segno di miglioramento. Ma quando meno te lo aspetti ti piazza su uno schema la palla in rete. Voto 6.5

Cavani: sbaglia tanto e sembrava non essere la sua serata. Quando gioca bene segna. Ma quando gioca male fa lo stesso. Su due occasioni da gol, te ne concretizza una. Ecco il bomber. Voto 7

Lavezzi: il segnale di crescita più importante arriva da lui: è dovunque e in qualunue modo porta avanti l’azione. Scatti, cross, passaggi tiri, sbaglia molto ma è dinamite pura là davanti. Considerando anche che aveva avuto problemi fisici dopo la partita con la nazionale. E’ lui il vero trascinatore, suo è anche l’assist per Cavani. IL MIGLIORE: VOTO 8

Sosa: senza voto

All Mazzarri: partita impostata in maniera perfetta , imprigiona il centrocampo doriano nella gabbia di centrocampo, stupefacente quanto inaspettato il gol su schema, forse dovrebbe dare un po’ più di spazio a partita in corso ai panchinari per dare riposo ai titolari, ma alla fine ha avuto ragione lui su tutto. Voto 7,5

Gli Highlightes

Leandro Mazzarella


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Saranno stati i due giorni di stop dopo l’ amichevole contro il Messico, saranno stati i panchinari ad aver sostituito i titolari, ma l’ Italia che ha affrontato la Svizzera nell’ ultima amichevole pre-mondiale azzurra, era di sicuro un ‘altra.

Più compatta, più aggressiva e soprattutto instancabile fino alla fine. Anche se alla fine è maturato un 1-1, gli azzurri hanno sempre tenuto testa ai rossocrociati, permettendo poco e creando abbastanza.

Chissà se questo 1-1 premondiale, come nell’ 82 e nel 2006, non possa essere di buon auspicio per riconquistare la Coppa del Mondo.

Marchetti: non può molto sul gol di Inler, anche se sul primo palo, perchè era irregolare; poco impegnato ma autore di una buona parata sul tiro di Shaqiri. Voto 6
Zambrotta: il capitano della nazionale è rigenerato rispetto ala partita contro il Messico: spinge di più ed è il migliore in difesa. Voto 6.5 ( dall’ 80′ Criscito S.V.)

Bocchetti: assieme a Chiellini forma un muro difensivo solido che lascia poco spazio alle iniziative avversarie. Voto 6

Chiellini: ottime le chiusure nel primo tempo, si lascia andare a qualche fallo anche inutile nel finale. Voto 6-

Maggio: da rivedere parecchio la fase difensiva, ma quando spinge è devastante. Voto 6-

Montolivo: all’ inizio si vede poco, man mano che passano i minuti cresce e  macina molto gioco. Voto 6.

Palombo: Discreta prestazione. Voto 6 (dall’ 88′ De Rossi S.V.)

Gattuso: il migliore in campo. Non sarà titolare, ma ci mette la grinta del trascinatore: fin dai primi secondi attacca, pressa, sbraita come un leone per incoraggiare i compagni. Un gladiatore a centrocampo. Voto 7. (dall’ 85′ Iaquinta S.V)


Cossu:
prova in tutti i modi a mettersi in mostra, ma a volte l’ impegno non basta. Voto 5.5 ( dal 45′ Pepe vivace in attacco, prova a creare qualcosa voto 6)

Quagliarella: suo il gol, maturata dopo l’ ostentazione testarda di un’azione quasi destinata ad evaporare. Vivace in attacco, si mette però anche al servizio della squadra e torna sempre a difendere. Voto 7 ( dal 65′ Di Natale non è ancora il nostro bomber di Serie A Voto 5.5)

Pazzini: l’ impegno c’è, la concretizzazione e un aiuto costante da parte della squadra ancora no. Voto 5.5 ( dal 76′ Gilardino S.V.)


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