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Posts Tagged ‘Napoli’

Come ha dichiarato il presidente De Laurentis, il Napoli è alla ricerca di un rinforzo per reparto, utilizzando un budget di partenza di 20 milioni di € al quale però si sommeranno i guadagni dalle cessioni di molti giocatori.

Come ha commentato il patròn azzurro, per ora non si è ancora trovata la fatidica punta da 20 gol: infatti Toni è vicinissmo al Genoa, Gilardino sembra solo un sogno e Pazzini, oltre che difficle da strappare alla Sampdoria, piace molto alla Juventus. Ecco allora che spuntano i nomi del brasiliani Fred e Vagner Love; inoltre non si perde di vista la pista Maxi Lopez, che piace molto a Mazzarri.

A centrocampo il nome che sembra aver sbaragliato tutti gli altri (Inler, Isla, Jacob) è Guarente dell’ Atalanta, giocatore di qualità e quantità, ideale da affiancare a Gargano. Con il suo acquisto, che sembra immininete, dato anche il ritorno di Blasi e la possibile cessione di Cigarini, il Napoli avrebbe dotato il centrocampo di valide alternative anche per l’ Europa e la Coppa Italia.

Anche in difesa si sono fatti tanti nomi, tra i quali Bocchetti, Zapata, Ruiz, Britos e addirittura Fabio Cannavaro, ma non sembra si stia portando avanti una trattativa precisa.

Per quanto riguarda il mercato in uscita invece, Mazzarri ha chiesto di sfoltire molto la rosa, e molti sono i giocatori in partenza: Contini, venduto Real Saragoza per 2,5 milioni di €; inoltre vanno avanti le trattative per confermare De Zerbi al Cluj, Bucchi al Cesena, Pià al Torino e Mannini alla Samp; Cagliari e Lazio sono interessate a Bogliacino, lo Stoccarda è su Datolo e sia Denis (che pare però non sarà ceduto) sia Cigarini ricevono molte offerte, soprattutto in Italia.

Per quanto riguarda gli altri giocatori che torneranno per il ritiro azzurro         ( Zalayeta, Calaiò, Vitale ecc) si sta ancora lavorando per “piazzarli” altrove.

Leandro Mazzarella

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Tutti i tifosi ringraziano il Napoli della splendida stagione disputata, in particolare Mazzari, un uomo, un allenatore, che ha ricostruito un gruppo perso in se stesso praticamente da zero. Gli azzurri sono in Europa. Rinnovate il passaporto: da Mergellina solo voli internazionali.

Tutte le emozioni di quest’anno in soli 10 minuti:

Leandro Mazzarella

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Ultimo impegno della stagione per gli azzurri, con l’Europa League già in tasca. La Samp deve vincere per ottenere i preliminari di Champions e quindi condurrà il gioco. I blucerchiati scenderanno in campo con il consueto 4-4-2 che, in fase di possesso, sarà illuminato dall’estro di Cassano, sulla sinsitra, aiutato dagli esterni Guberti e Semioli, e dovrà produrre palloni invitanti per Pazzini; il tutto nascerà dalle giocate del capitano, Palombo, dotato di forza, tecnica ed intelligenza tattica; sarà affiancato dall’ottimo Poli

Gli azzurri, motivazioni permettendo, scenderanno in campo con il solito 3-4-2-1. Mazzarri dovrà fare a meno di Gargano, Campagnaro e Lavezzi. La linea mediana partenopea sarà meno muscolare del solito ,con Cigarini a metà campo e Dossena esterno sinsitro. Mancando la copertura combinata di Pazienza e Gargano, anche i giocatori più avanzati quali Hamsik e Quagliarella dovranno sacrificarsi in fase passiva. In particolare andrà assolutamente evitata l’inferiorità numerica dall’asse mediana in giù. Le azioni partenopee vedranno soprattutto gli inserimenti di Quagliarella ed Hamsik, grazie anche ai movimenti di Denis, aiutati sulle corsie dagli esterni e, grazie alla presenza di Cigarini, un po’ di qualità in più in fase offensiva.

FORMAZIONE NAPOLI (3-4-2-1): 26 De Sanctis; 2 Grava, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 21 Cigarini, 5 Pazienza, 8 Dossena; 27 Quagliarella, 17 Hamsik; 19 Denis.

Leandro Mazzarella

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Al San Paolo sarà sicuramente festa, dato che il Napoli è matematicamente in Europa; ma per entrarvi dall’entrata principale, ovvero ottenendo il sesto posto, gli azzurri dovranno vincere contro i nerazzurri brgamaschi, che possono sperare di salvarsi soltanto se o Lazio o Bologna perderanno le ultime due partite.

L’ex Mutti conferma il 4-4-2 con le ali offensive Valdes e Ferriera Pinto ad appoggiare l’azione di Amoruso e Tiribocchi in avanti. Il Napoli condurrà il gioco provando ad infilare il 4-4-2 bergamasco con gli inserimenti di Hamsik, Lavezzi e Maggio, mentre Quagliarella dovrebbe tornare al centro dell’attacco. Ma ci sono state anche voci di un possibile clamoros tridente offensivo Lavezzi-Quagliarella-Denis con Hamsik spostato sull’asse mediano Il modulo dell’ Atalanta va attaccato sulla trequarti dove spesso si creano gli spazi tra la linea difensiva e mediana. Spazio alle giocate di Hamsik verso il centro con Lavezzi e Quagliarella pronti a scambiarsi le posizioni. In fase passiva Sarà fondamentale l’impegno degli esterni Maggio e Dossena. Le ali orobiche Ferreira Pinto e Valdes sono brave a saltare l’uomo e concludere a rete o servire gli esperti Amoruso e Tiribocchi in prima linea. In ogni caso gli azzurri dovranno condurre il gioco, stando attenti alle eventuali ripartenze bergamasche. Da sottolieneare però che l’Atalanta non giocherà come le ultime affrontate (Parma, Bari, Chievo, tutte già salve) ma anzi ha delle motivazioni molto più forti per tentare il colpaccio.

NAPOLI PROBABILI  FORMAZIONI (3-4-2-1) 26 De Sanctis; 77 Rinaudo, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 5 Pazienza, 23 Gargano, 8 Dossena; 17 Hamsik, 7 Lavezzi; 27 Quagliarella. All. Mazzarri

Leandro Mazzarella

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Il Napoli ha praticamente preso Khrin: il giovane gioiello dell’Inter passerà al club azzurro in comproprietà libera per 3 milioni di euro, mentre i nerazzurri hanno ottenuto la promessa da parte del Napoli di essere interpellata in caso di cessione di Marek Hamsik.
Bigon incontrerà a giorni Leonardi e Pozzo: sul tavolo della trattativa c’è Gokhan Inler; sia il Napoli che l’Udinese valutano il cartellino del calciatore sui 13-14 milioni di euro.
Il Napoli ha proposto di inserire un calciatore come parziale contropartita e la scelta dell’Udinese pare ricadere su Luca Cigarini invece che sul tanque Denis. Cigarini passerebbe in Friuli in comproprietà libera per un ammontare di 5 milioni; in questo modo il Napoli non depaupererebbe l’investimento fatto la scorsa estate.
Denis è richiesto dalla Samp, soprattutto in caso di Champions League infatti i blucerchiati avrebbero bisogno di un centravanti da tenere in panca in caso di forfait di Pazzini.
Il Napoli spinge per Maxi Lopez: l’offerta del club azzurro è di 15 milioni ed un ingaggio di 1 milione e 500 mila euro per 4 anni.
La trattativa per il difensore  Ruiz è in fase di decollo, alla fine del mese di Maggio Bigon dovrebbe andare a Barcellona per chiudere l’affare.

Oltre alle varie operazioni in entrata, il Napoli dovrà gestire anche una complessa operazione di mercato in uscita. A giugno, infati, torneranno dal prestito ben 5 calciatori e precisamente Navarro (River Plate), Dalla Bona (Verona), Vitale (Livorno) Amodio (Piacenza), Bucchi (Cesena) e De Zerbi (Cluj).
Molto ingarbugliata anche la questione comproprietà e prestito con diritto di riscatto, caratterizzante altri 5 calciatori: Mannini (Sampdoria) Calaiò (Siena), Zalayeta (Bologna), Contini (Real Saragozza) e Datolo (Olimpiakos), questi ultimi due ceduti temporaneamente. Giocatori che difficilmente rimarranno a Napoli visto che potrebbero essere inseriti in qualche affare importante come contropartite tecniche.

Leandro Mazzarella

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Ennesima mancata vittoria interna ed ennesima occasione buttata via dal Napoli che, diversamente da Palermo e Juventus, non va oltre lo 0-0: è mancata la cattiveria sia in fase di impostazione sia in fase finalizzativa, mancanza che si è sentita ancora di più anche grazie ad uno straordinario Marchetti, protagonista su tutte le azioni pericolose degli azzurri.

Le Pagelle:

De Sanctis: inoperoso per tutta la partita a parte qualche uscita, merita la sufficenza per la grinta mostrata nell’intento di far ripartire il Napoli e di velocizzare l’azione voto 6

Grava: come al solito tra i migliori in campo; non sbaglia un intervento, gioca con sicurezza e con eleganza, gladiatore azzurro. voto 6.5

Cannavaro: poco operoso, attento in difesa e ogni tanto si spinge in avanti tentando la fortuna voto 6

Campagnaro: il suo contributo è indiscutibile in ogni partita, che gioca con grinta e determinazione: buona la fase difensiva, non brillantissima quella offensiva voto 6+

Pazienza: nonsotante l’infortunio gioca e gioca anche bene, correndo a destra e a manca, cucendo i reparti e svolgendo, in parte, il ruolo di Gargano: il regista. voto 6.5

Gargano: in ombra l’ urugagio, che partecipa al timido fraseggio partenopeo ma continuando a sbagliare troppi passaggi voto 5

Zuniga: corre, ci mette grinta e anima, ma qualcosa la sbaglia e avrebbe potuto essere più concreto voto 6

Aronica: “il lucchetto palermitano” non spinge molto e torna spesso e troppo per un esterno, quindi Mazzarri decide di sostituirlo. voto 5

Hamsik: con un pò più di fiducia in se stesso ricomincia a cercare il tiro da lontano, il dribbling e qualche inserimento, ma è ancora troppo lezioso col pallone fra i piedi e poco concreto voto 6-

Lavezzi: solo metà primo tempo per il pocho, senza voto come la squadra, davvero anonima nella prima parte di gara voto s.v

Denis: ha le due grandi occasioni, le sciupa e poi non si fa più trovare pronto. voto 5.5

Bogliacino: subentrato a Lavezzi; benino il primo tempo, anonimo o quasi il secondo voto 6-

Dossena: non è in condizione e quasi si rimpiange Aronica, voto 5

Maggio: è già tornato, e lo dimostra sprintando, anche se non è al top, sulla fascia destra, dando una mano a Zuniga. voto 6

Mazzarri: con gli uomini contati non riesce a preparare una formazione molto competitiva, voto 6-

E’ un Napoli che può ancora sperare nell’ Europa, ma deve assolutamnete cambiare mentalità. Si spera che il prossimo rientro di Quagliarella e un pizzico di fortuna in più possa fare avverare i sogni dei napoletani.

Leandro Mazzarella


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A nessuno piace perdere, è ovvio, ma soffermarsi ad analizzare il risultato vuol dire dare un giudizio troppo superficiale: per quasi tutta la partita si è infatti visto un Napoli tonico, vivace, ma, purtroppo, troppo sprecone davanti la porta avversaria. E’ doveroso però ricordare che la prestazione con la lazio era stata molto meno soddisfacente dal punto di vista dell’intensità, anche se più produttiva (finì 1-1). In poche parole non si deve far di tutta l’erba un fascio, perché il Napoli ha perso più a causa dei singoli che per la squadra: errori come quelli di Cannavaro, Grava e pazienza non posso accadere in una difesa di una squadra che lotta per l’Europa, senza contare le espulsioni di Quagliarellla e di Mazzarri per nervosismo.

Tutti i gol subiti, comunque, sono arrivati improvvisamente, grazie anche al cinismo di un Parma che in campo non si è visto molto.

I VOTI:

De sanctis padrone sui lanci, qualche parata ma impotente sui gol .voto 6

Cannavaro e Grava: Ottimo primo tempo, ma errori che costano la partita nel secondo tempo voti 5,5

Campagnaro: qualche demerito difensivo,  ma devastante quando attacca voto 6

Pazienza cuce bene nel primo, uo l’errore sul calcio d’angolo 5.5

Gargano: il migliore, tutto un altro rispetto alla prestazione contro la Lazio, corre, imposta con precisione e se sbaglia recupera 6.5

Zuniga spinge molto ma copre poco 6.5

Aronica: spinge e difende. Ritrovato, voto 6

Hamsik: un po’ in ombra (come al solito) ma può essere decisivo. voto 6

Lavezzi: corre, dribbla, ma i mezzi non portano sempre a un buon fine. Tuttavia suo l’assist e ci mette buona volontà voto 6

quagliarella sarebbe una prestazione da 7 ma deve darsi una calmata voto 5

Mazzarri il mister comunque capisce che qualcosa non va, i cambi non sono nè eccelsi ne sbagliati, ma d’altronde non ha molte alternative. Espulso e allora voto 5

Leandro Mazzarella

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Dalla lettera aperta di un comune cittadino al Comune di Napoli, nasce un comitato popolare intento a difendere i loro piccoli e rari centri culturali.

Tutto ha avuto inizio da una lettera aperta inviata da un comune cittadino all’assessore all’arredo urbano del comune di Napoli, dott. Diego Guida, invitandolo a interessarsi del grave problema che affligge, ormai da molti anni, la biblioteca “Grazia Deledda” di Ponticelli e soprattutto i cittadini del degradato quartiere di Napoli. Questi, non potendo più sostenere le condizioni di degrado e abbandono in cui versa la biblioteca municipale, hanno perciò fondato un comitato popolare di associazioni, studenti e cittadini, atto a salvare la biblioteca, simbolo della presenza di un centro culturale nella degradata periferia di Napoli.

Il comitato, nato l’8 aprile, vede la presenza di differenti realtà del territorio quali: i rappresentanti e professori del liceo scientifico “Calamandrei” e di altri istituti del territorio, esponenti del panorama politico, oltre che lo stesso dott. Usai, nominato portavoce del comitato stesso.

Abbiamo chiesto proprio a lui un commento sulla vicenda in atto: “A Ponticelli la Cultura soffre la mancanza di luoghi di condivisione e approfondimento. Oltre la scuola, purtroppo sempre più nozionistica nei contenuti e risicata nella struttura, c’è solo il lavoro encomiabile ma insufficiente di qualche associazione. Il risultato è l’impoverimento del livello di sapere e dell’informazione: la maggior parte dei ragazzi non legge libri o giornali, soltanto la gazzetta dello sport il lunedì per vedere i voti del fantacalcio; e chi vorrebbe leggere o approfondire non trova uno spazio adatto per farlo. Ridare una biblioteca funzionale, fruibile, adeguata ai giovani di Ponticelli, significa, quindi, non lasciar morire la speranza del riscatto della periferia est di Napoli”.

Dalla sua lettera aperta, inoltre, si legge: ”Questa situazione è indecente, non è possibile che il Comune di Napoli non riesca a reperire qualche fondo, tagliando qualche inutile spesa, per riabilitare il disastrato soffitto della biblioteca. I cittadini hanno bisogno di questo importante punto di riferimento di cultura, legalità e crescita personale”.

Con queste dure parole sicuramente la questione non passera sottobanco: in rete piovono già a numerosi commenti alla lettera aperta ripresa su molti blog d’informazione locale.

Se non altro questa sarà una buona campagna di sensibilizzazione nei confronti delle aree periferiche della Metropoli Campana, troppo spesso lasciate nella dimenticanza e abbandonate a se stesse come pecore morenti che lontane dal gregge attendono la loro fine.

MARCO BALZANO

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di Miriana Di Napoli – IVEt Liceo Calamandrei

Facendo riferimento all’ispezione periferica della città di Napoli, si è parlato di tasso di disoccupazione,grado di municipalità,attività illegali legate alla camorra in funzione di controllo territoriale,disgregazione sociale,ma soprattutto di quante probabilità su cento esistono riguardo un’efficiente formazione culturale e sociale dei ragazzi che,non avendo in ambiente familiare un cosiddetto esempio da seguire che gli dia le giuste direttive,rappresentano quasi il settanta percento della popolazione. Anche se ormai è divenuta utopia l’idea di una città dove non ci siano forme di bullismo,camorra e discriminazione,è pur vero che esistono mezzi per inserire nella società in fase di sviluppo la maggior parte delle persone,degli immigrati ma soprattutto alcuni adolescenti che in fondo nutrono,se pur in modo nascosto,sentimenti che fanno parte di ognuno di noi. E’ questo il caso di Rosario,il ragazzino undicenne protagonista del film “Certi bambini”,la cui vita ad un certo punto si trova divisa da un bivio: camorra o vita semplice. La scena ha inizio nel momento in cui si trova seduto nella metropolitana,dove inizia a ricordare i momenti che hanno segnato la sua vita e hanno determinato la svolta del suo futuro. Vive in casa con sua nonna che si trova ad accudire e fa parte di un’associazione della chiesa locale di volontariato guidata da don Alfonso,Santino ed altri collaboratori tra cui Caterina,una giovane ventenne della quale Rosario finisce per innamorarsi. Dell’altra parte del suo percorso fanno parte il gruppo di amici,con i quali frequenta sale da gioco e posti poco adatti ai bambini della loro età,il loro capo,che li incarica di rapine e spaccio di droga,e infine Damiano,il famoso camorrista della città che sottrae Rosario dal gruppo per assumerlo come suo collaboratore,favorendogli gli insegnamenti principali da adottare in strada. Un vero camorrista non si fa guidare dalle opinioni delle donne,poiché questo è sinonimo di sottomissione e mancanza di dignità. Un uomo d’onore non anticipa quello che intende portare a termine,agisce direttamente;per giunta colui che vuole essere rispettato conclude sempre ciò che inizia e quello che si promette di compiere. La scelta di Rosario viene fuori dai cambiamenti che lo distinguono da quello apparso nei momenti del ricordo:capelli più lunghi,viso pulito,linguaggio più adeguato. Ora infatti,attento a riecheggiare nella mente i passaggi decisivi che lo hanno portato ad intraprendere una vita che ha preso il sopravvento,si mostra con i capelli corti,viso arrabbiato,collo che porta la cicatrice e il sangue,ma soprattutto una borsa contenente l’oggetto simbolo della sua ascesa verso l’amaro percorso di cui è entrato a far parte:una pistola. Il protagonista rappresenta uno dei tanti esempi di bambini che entrano in contatto con una realtà oscura già così piccoli e privi di esperienze. E’ un vero pugno nello stomaco pensare che al mondo esistono quasi un milione di adolescenti che,come Rosario,seguono i più potenti perché credono di mantenere l’intera egemonia popolare e soprattutto perché credono che questo totale degrado sia un modo per emergere dalla massa di uomini insignificanti e privi di spessore dediti allo studio,che per loro rappresenta una banale perdita di tempo. In Italia,tendendo a specificare le periferie,che ormai sono divenuti i punti di concentrazione di queste personalità,non bisognerebbe incrementare le differenze esistenti all’interno di una stessa popolazione,o meglio non si dovrebbe dare troppo conto a delle discussioni sterili come quelle sull’essere più o meno intelligenti rispetto al Nord o al Sud. Sono tante le modalità sulle quali poter discutere per far si che un non-luogo,come quello della periferia,possa ritrovare una sua identità,soprattutto per assicurare in qualche modo la possibilità ai ragazzi poco fortunati di uscire fuori dalla loro visione paranormale della vita. Questo è il messaggio che forse molte persone in silenzio pensano dovrebbe essere recepito da coloro che,essendo egoisti nel provvedere soltanto al loro benessere maggiore,non danno una profonda importanza all’integrazione sociale.

FORUM DELLE CULTURE – LICEO CALAMANDREI La pace in area metropolitana – referente prof.ssa Brunella De Porcellinis. Alunna: Miriana Di Napoli. Classe: IV Et.

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