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Posts Tagged ‘giovani’

   Oggi,26 Settembre 2010,nella villa “De Filippo” di Ponticelli si è svolto il 3°Memorial Nando Cilenti.La cerimonia d’inizio che ha avuto luogo sotto una leggera pioggia,intorno alle nove,è stata arricchita dalla presenza del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino che ha augurato un caloroso in bocca al lupo a tutti i concorrenti e salutato gli spettatori impegnandosi ad un serio interesse nel migliorare ulteriormente la struttura di Ponticelli.

Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino

   La competizione si è suddivisa in tre categorie diverse:gli studenti,che hanno percorso un giro completo della villa;gli amatori a cui toccavano ben 3 giri ed infine i “top runner”, che si sono cimentati sulla distanza di 10 Km,attraversando,non senza i mugugni dei cittadini,il centro storico di Ponticelli. Nonostante la pioggia iniziale,il tempo nella mattinata si è rischiarata con un bel clima soleggiato e tanta tanta allegria scaturita da questo evento che ha attratto circa 200 spettatori,ed altrettanti partecipanti.
   E’ stata una mattinata dove il sorriso e l’allegria hanno prevalso a dimostrazione,ancora una volta,che lo sport può e deve unire tutti pacificamente:l’immagine simbolo della giornata è quella delle tante famiglie che hanno assistito alla manifestazione con tanti di bambini. Elemento particolarmente gradevole e interessante è stata la puntuale organizzazione per gli atleti che, dopo la stanchevole prova, si sono ristorati ai gazebo allestiti con una ricca colazione a base di cornetti,Sali minerali e succhi di frutta con la possibilità di usufruire anche di un’ area massaggi.
 
 
   Intervistando diverse persone (puoi guardare tutte le interviste qui) è emerso che questa competizione è nota anche a livello regionale e che, molti di essi, nono sono podisti professionisti ma partecipano annualmente soltanto per la trasparenza dell’evento e per il divertimento ormai noto.Abbiamo intervistato il vicepresidente della sesta municipalità, Massimo Cilenti definitosi molto entusiasta ed emozionato per il successo della manifestazione,intotolata a suo padre,ha riscosso per il terzo anno consecutivo. Il consigliere Cilenti ha ribadito la necessità di fare ancora di più per migliorare le condizioni della struttura che comunque ospiterà anche una quarta edizione.

Massimo Cilenti, vice-presidente della sesta Municipalità

   E’ stata un’esperienza particolarmente stimolante e divertente con l’assegnazione di una targa in memoria di Salvatore Laureto,podista della società sportiva amatori vesuvio,purtroppo mancato all’affetto di tutti a causa di un tragico incidente stradale. Proprio Enrico Signorelli,primo tra gli Italiani ad arrivare al traguardo nella massima competizione, l’ha voluto ricordare definendolo un uomo di immenso valore che,nonostante la sua assenza fisica,vive ancora in lui e in tutti gli altri che hanno la passione per le competizioni podistiche.
Un bilancio sicuramente positivo per una manifestazione che non deve rimanere soltanto un impressione di Settembre. Per gli appassionati, un altro entusiasmante evento è programmato per Domenica 3 Ottobre a Bacoli.
Pasquale Cacciola

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In concomitanza con la marcia Perugia – Assisi, il Comune vesuviano organizza una significativa kermesse
 

La marcia per la pace Perugia – Assisi è una manifestazione del movimento pacifista italiano. Porta con se i valori della non violenza e della fratellanza tra i popoli, ha come obiettivo contrastare il verificarsi di guerre e la riduzione della violenza tra esseri umani.

La giunta comunale della città di San Giorgio a Cremano ha approvato l’adesione a questa marcia promossa dalla Tavola della pace e dal Coordinamento Enti Locali Pace e Diritti Umani. Per questo motivo l’assessorato alle politiche giovanili con delega alla pace e ai diritti umani, ha organizzato per il 30 aprile 2010 una grande marcia della Pace  che si terrà a San Giorgio a Cremano, precisamente partirà alle ore 9,00 da piazza Europa (via Manzoni) ed arrivo alle 11,30 in Villa Vannucchi dove è prevista l’esibizione di alcuni gruppi musicali.

Tutti uniti (scuole, associazioni, istituzioni, media e cittadini) nell’unico intento comune:  fare un piccolo passo in avanti verso la Pace e verso la solidarietà … Porta anche tu il tuo contributo … L’arcobaleno della Pace ci attende!

Annarita Spigno
Dall’evento  Facebook dedicato, si riporta quanto segue per informazione.

per info
Centro Informagiovani del Comune di San Giorgio a Cremano
tel: 0815654366

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Dalla lettera aperta di un comune cittadino al Comune di Napoli, nasce un comitato popolare intento a difendere i loro piccoli e rari centri culturali.

Tutto ha avuto inizio da una lettera aperta inviata da un comune cittadino all’assessore all’arredo urbano del comune di Napoli, dott. Diego Guida, invitandolo a interessarsi del grave problema che affligge, ormai da molti anni, la biblioteca “Grazia Deledda” di Ponticelli e soprattutto i cittadini del degradato quartiere di Napoli. Questi, non potendo più sostenere le condizioni di degrado e abbandono in cui versa la biblioteca municipale, hanno perciò fondato un comitato popolare di associazioni, studenti e cittadini, atto a salvare la biblioteca, simbolo della presenza di un centro culturale nella degradata periferia di Napoli.

Il comitato, nato l’8 aprile, vede la presenza di differenti realtà del territorio quali: i rappresentanti e professori del liceo scientifico “Calamandrei” e di altri istituti del territorio, esponenti del panorama politico, oltre che lo stesso dott. Usai, nominato portavoce del comitato stesso.

Abbiamo chiesto proprio a lui un commento sulla vicenda in atto: “A Ponticelli la Cultura soffre la mancanza di luoghi di condivisione e approfondimento. Oltre la scuola, purtroppo sempre più nozionistica nei contenuti e risicata nella struttura, c’è solo il lavoro encomiabile ma insufficiente di qualche associazione. Il risultato è l’impoverimento del livello di sapere e dell’informazione: la maggior parte dei ragazzi non legge libri o giornali, soltanto la gazzetta dello sport il lunedì per vedere i voti del fantacalcio; e chi vorrebbe leggere o approfondire non trova uno spazio adatto per farlo. Ridare una biblioteca funzionale, fruibile, adeguata ai giovani di Ponticelli, significa, quindi, non lasciar morire la speranza del riscatto della periferia est di Napoli”.

Dalla sua lettera aperta, inoltre, si legge: ”Questa situazione è indecente, non è possibile che il Comune di Napoli non riesca a reperire qualche fondo, tagliando qualche inutile spesa, per riabilitare il disastrato soffitto della biblioteca. I cittadini hanno bisogno di questo importante punto di riferimento di cultura, legalità e crescita personale”.

Con queste dure parole sicuramente la questione non passera sottobanco: in rete piovono già a numerosi commenti alla lettera aperta ripresa su molti blog d’informazione locale.

Se non altro questa sarà una buona campagna di sensibilizzazione nei confronti delle aree periferiche della Metropoli Campana, troppo spesso lasciate nella dimenticanza e abbandonate a se stesse come pecore morenti che lontane dal gregge attendono la loro fine.

MARCO BALZANO

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di Miriana Di Napoli – IVEt Liceo Calamandrei

Facendo riferimento all’ispezione periferica della città di Napoli, si è parlato di tasso di disoccupazione,grado di municipalità,attività illegali legate alla camorra in funzione di controllo territoriale,disgregazione sociale,ma soprattutto di quante probabilità su cento esistono riguardo un’efficiente formazione culturale e sociale dei ragazzi che,non avendo in ambiente familiare un cosiddetto esempio da seguire che gli dia le giuste direttive,rappresentano quasi il settanta percento della popolazione. Anche se ormai è divenuta utopia l’idea di una città dove non ci siano forme di bullismo,camorra e discriminazione,è pur vero che esistono mezzi per inserire nella società in fase di sviluppo la maggior parte delle persone,degli immigrati ma soprattutto alcuni adolescenti che in fondo nutrono,se pur in modo nascosto,sentimenti che fanno parte di ognuno di noi. E’ questo il caso di Rosario,il ragazzino undicenne protagonista del film “Certi bambini”,la cui vita ad un certo punto si trova divisa da un bivio: camorra o vita semplice. La scena ha inizio nel momento in cui si trova seduto nella metropolitana,dove inizia a ricordare i momenti che hanno segnato la sua vita e hanno determinato la svolta del suo futuro. Vive in casa con sua nonna che si trova ad accudire e fa parte di un’associazione della chiesa locale di volontariato guidata da don Alfonso,Santino ed altri collaboratori tra cui Caterina,una giovane ventenne della quale Rosario finisce per innamorarsi. Dell’altra parte del suo percorso fanno parte il gruppo di amici,con i quali frequenta sale da gioco e posti poco adatti ai bambini della loro età,il loro capo,che li incarica di rapine e spaccio di droga,e infine Damiano,il famoso camorrista della città che sottrae Rosario dal gruppo per assumerlo come suo collaboratore,favorendogli gli insegnamenti principali da adottare in strada. Un vero camorrista non si fa guidare dalle opinioni delle donne,poiché questo è sinonimo di sottomissione e mancanza di dignità. Un uomo d’onore non anticipa quello che intende portare a termine,agisce direttamente;per giunta colui che vuole essere rispettato conclude sempre ciò che inizia e quello che si promette di compiere. La scelta di Rosario viene fuori dai cambiamenti che lo distinguono da quello apparso nei momenti del ricordo:capelli più lunghi,viso pulito,linguaggio più adeguato. Ora infatti,attento a riecheggiare nella mente i passaggi decisivi che lo hanno portato ad intraprendere una vita che ha preso il sopravvento,si mostra con i capelli corti,viso arrabbiato,collo che porta la cicatrice e il sangue,ma soprattutto una borsa contenente l’oggetto simbolo della sua ascesa verso l’amaro percorso di cui è entrato a far parte:una pistola. Il protagonista rappresenta uno dei tanti esempi di bambini che entrano in contatto con una realtà oscura già così piccoli e privi di esperienze. E’ un vero pugno nello stomaco pensare che al mondo esistono quasi un milione di adolescenti che,come Rosario,seguono i più potenti perché credono di mantenere l’intera egemonia popolare e soprattutto perché credono che questo totale degrado sia un modo per emergere dalla massa di uomini insignificanti e privi di spessore dediti allo studio,che per loro rappresenta una banale perdita di tempo. In Italia,tendendo a specificare le periferie,che ormai sono divenuti i punti di concentrazione di queste personalità,non bisognerebbe incrementare le differenze esistenti all’interno di una stessa popolazione,o meglio non si dovrebbe dare troppo conto a delle discussioni sterili come quelle sull’essere più o meno intelligenti rispetto al Nord o al Sud. Sono tante le modalità sulle quali poter discutere per far si che un non-luogo,come quello della periferia,possa ritrovare una sua identità,soprattutto per assicurare in qualche modo la possibilità ai ragazzi poco fortunati di uscire fuori dalla loro visione paranormale della vita. Questo è il messaggio che forse molte persone in silenzio pensano dovrebbe essere recepito da coloro che,essendo egoisti nel provvedere soltanto al loro benessere maggiore,non danno una profonda importanza all’integrazione sociale.

FORUM DELLE CULTURE – LICEO CALAMANDREI La pace in area metropolitana – referente prof.ssa Brunella De Porcellinis. Alunna: Miriana Di Napoli. Classe: IV Et.

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