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Posts Tagged ‘Pace; Forum Culture’

di Miriana Di Napoli – IVEt Liceo Calamandrei

Facendo riferimento all’ispezione periferica della città di Napoli, si è parlato di tasso di disoccupazione,grado di municipalità,attività illegali legate alla camorra in funzione di controllo territoriale,disgregazione sociale,ma soprattutto di quante probabilità su cento esistono riguardo un’efficiente formazione culturale e sociale dei ragazzi che,non avendo in ambiente familiare un cosiddetto esempio da seguire che gli dia le giuste direttive,rappresentano quasi il settanta percento della popolazione. Anche se ormai è divenuta utopia l’idea di una città dove non ci siano forme di bullismo,camorra e discriminazione,è pur vero che esistono mezzi per inserire nella società in fase di sviluppo la maggior parte delle persone,degli immigrati ma soprattutto alcuni adolescenti che in fondo nutrono,se pur in modo nascosto,sentimenti che fanno parte di ognuno di noi. E’ questo il caso di Rosario,il ragazzino undicenne protagonista del film “Certi bambini”,la cui vita ad un certo punto si trova divisa da un bivio: camorra o vita semplice. La scena ha inizio nel momento in cui si trova seduto nella metropolitana,dove inizia a ricordare i momenti che hanno segnato la sua vita e hanno determinato la svolta del suo futuro. Vive in casa con sua nonna che si trova ad accudire e fa parte di un’associazione della chiesa locale di volontariato guidata da don Alfonso,Santino ed altri collaboratori tra cui Caterina,una giovane ventenne della quale Rosario finisce per innamorarsi. Dell’altra parte del suo percorso fanno parte il gruppo di amici,con i quali frequenta sale da gioco e posti poco adatti ai bambini della loro età,il loro capo,che li incarica di rapine e spaccio di droga,e infine Damiano,il famoso camorrista della città che sottrae Rosario dal gruppo per assumerlo come suo collaboratore,favorendogli gli insegnamenti principali da adottare in strada. Un vero camorrista non si fa guidare dalle opinioni delle donne,poiché questo è sinonimo di sottomissione e mancanza di dignità. Un uomo d’onore non anticipa quello che intende portare a termine,agisce direttamente;per giunta colui che vuole essere rispettato conclude sempre ciò che inizia e quello che si promette di compiere. La scelta di Rosario viene fuori dai cambiamenti che lo distinguono da quello apparso nei momenti del ricordo:capelli più lunghi,viso pulito,linguaggio più adeguato. Ora infatti,attento a riecheggiare nella mente i passaggi decisivi che lo hanno portato ad intraprendere una vita che ha preso il sopravvento,si mostra con i capelli corti,viso arrabbiato,collo che porta la cicatrice e il sangue,ma soprattutto una borsa contenente l’oggetto simbolo della sua ascesa verso l’amaro percorso di cui è entrato a far parte:una pistola. Il protagonista rappresenta uno dei tanti esempi di bambini che entrano in contatto con una realtà oscura già così piccoli e privi di esperienze. E’ un vero pugno nello stomaco pensare che al mondo esistono quasi un milione di adolescenti che,come Rosario,seguono i più potenti perché credono di mantenere l’intera egemonia popolare e soprattutto perché credono che questo totale degrado sia un modo per emergere dalla massa di uomini insignificanti e privi di spessore dediti allo studio,che per loro rappresenta una banale perdita di tempo. In Italia,tendendo a specificare le periferie,che ormai sono divenuti i punti di concentrazione di queste personalità,non bisognerebbe incrementare le differenze esistenti all’interno di una stessa popolazione,o meglio non si dovrebbe dare troppo conto a delle discussioni sterili come quelle sull’essere più o meno intelligenti rispetto al Nord o al Sud. Sono tante le modalità sulle quali poter discutere per far si che un non-luogo,come quello della periferia,possa ritrovare una sua identità,soprattutto per assicurare in qualche modo la possibilità ai ragazzi poco fortunati di uscire fuori dalla loro visione paranormale della vita. Questo è il messaggio che forse molte persone in silenzio pensano dovrebbe essere recepito da coloro che,essendo egoisti nel provvedere soltanto al loro benessere maggiore,non danno una profonda importanza all’integrazione sociale.

FORUM DELLE CULTURE – LICEO CALAMANDREI La pace in area metropolitana – referente prof.ssa Brunella De Porcellinis. Alunna: Miriana Di Napoli. Classe: IV Et.

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